Non smettiamo di educare
Carissimi
Spesso quando si parla di ragazzi si è sempre negativi, invece un indagine internazionale dimostra che i quattordicenni italiani conoscono l’educazione civica e sanno cosa sia l’impegno. Questo è confortante perchè vuol dire che gli adolescenti italiani sono preparati o si stanno preparando al loro ruolo di cittadini in un mondo che cambia e purtroppo non sempre in meglio. Che fa la differenza sono i libri, è la lettura a fare la differenza: più libri possiede un quattordicenne o più libri legge, più saranno ampie le sue conoscenze e il suo impegno civico. I dati dell’indagine raccontano anche di quanto la democrazia sia ancora per la gran parte del campione preso in esame la forma migliore di governo: a livello internazionale la pensa così il 74% di chi frequenta la terza media, in Italia la percentuale sale all’83%. Infine, ma non ultimo specie di questi tempi, nei quattordicenni è fortemente radicata l’idea che donne e uomini devono avere gli stessi diritti e gli stessi doveri. Quella di formare buoni cittadini deve essere anche l’impegno della nostra Chiesa, del nostro oratorio: non è superata l’idea di Don Bosco che l’oratorio serve a formare degli onesti cittadini e dei buoni cristiani. Siamo in avvento e Gesù , che viene a noi da maestro, ci insegna nel Vangelo a dare a Cesare quel che di Cesare e a Dio quel che è di Dio. Non smettiamo di educare, qualche frutto ci sarà. Pieni di speranza e di coraggio ci avviamo al Natale del Signore.