Le S. Messe sono sempre più deserte...
Carissimi,
si verifica che le S. Messe sono sempre più deserte, pochi matrimoni e i battesimi sono in calo. A Nova la situazione non è catastrofica ma le assenze si notano e allora dobbiamo interrogarci su come annunciare il Vangelo. Ci si deve interrogare perché gli italiani sono meno interessati alla vita della Chiesa. Il battesimo dei bambini, a Nova Milanese, riguarda ancora quasi l’80% dei nati, ma si vede poco il cristianesimo nel loro futuro. Sembra che solo una minoranza sia interessata alla vita cristiana.
E’ così anche nella cattolicissima Polonia ed è così in tutto il mondo occidentale. C’è una costante in tutto questo, mentre gli aderenti all’Islam o all’Ebraismo ortodosso non hanno difficoltà a trasmettere la propria fede ai figli.
Noi cattolici ei cristiani in genere sembriamo più deboli, forse perché ci siamo lasciati prendere da parole come democrazia, libertà, giustizia.
Siamo sicuri che queste espressioni, diventando i cattolici una minoranza, insignificanti abbiamo ancora lo stesso valore? la stessa tensione ideale? lo stesso impegno per ricercare il bene di tutti?
La fede e l’umanesimo religioso dal dopo guerra ad oggi è stato una risorsa, non solo per l’Italia, ma per l’Europa intera. E’ pericolosa una Europa senza anima, concentrata solo su successi economici e su libertà individuali. Noi credenti però non dobbiamo cedere al pessimismo, sappiamo che Dio troverà le sue strade per rendersi presente con la sua parola anche nel mondo di oggi e di domani. La Chiesa, e qui intendo laici e sacerdoti, sempre di più sarà chiamata a riaprire e a dire parole di speranza a tutti, ad avere incontri personali e di amicizia, perché solo relazioni fraterne saranno capaci di contagiare il credere. Una domanda di senso la pone anche la diminuzione del clero e il suo invecchiamento, sempre di più il sacerdote rischia di diventare solo una figura liturgica. Bisogna non perdere idea di Chiesa in uscita e soprattutto trovare nuove forme di prossimità alla vita della gente. In questo tempo nessuno ha ricette che possono guarire, tutti conoscono la malattia, è necessario avere grande audacia per essere presenti ovunque e comunque sempre con il Vangelo in tasca.