Il 22 gennaio si celebra l'appuntamento annuale voluto dal Papa nel 2019, per valorizzare le "Sacre Scritture", celebrando la Domenica della Parola
Carissimi,
il 22 gennaio si celebra l'appuntamento annuale voluto dal Papa nel 2019, per valorizzare le "Sacre Scritture", celebrando la Domenica della Parola. E' la radice della fede cristiana, è il grande codice della cultura occidentale. Celebrare la Domenica della Parola vuol dire accendere nei nostri cuori la passione per la Bibbia, parola greca che significa "Insieme di Libri" infatti la Bibbia è formata da 73 libri, di diversa cronologia affidata a molteplici autori, di tutti si dice che sono ispirati da Dio.
Si celebra questa domenica per riscoprire la fonte della vita cristiana, quella parola che, come ci ricorda l'evangelista Giovanni, in Gesù si è fatta carne. Il senso profondo di questa giornata è racchiuso nella convinzione che ha Papa Francesco, cioè che per avere una fede matura occorre che sia appoggiata non solo sulla tradizione ma sulla Parola di Dio, perché come ripeteva spesso il Cardinal Martini, si passi da una fede di tradizione, che oggi è faticoso trasmettere la fede, a una fede di convinzione, cioè una fede testimoniata. Papa Paolo VI ci ricordava che l'uomo d'oggi non crede ai maestri, crede però ai testimoni. Celebrare la centralità della Parola, non vuol dire aggiungere incontri, ma verificare che nelle abituali attività della nostra parrocchia, si abbia realmente a cuore l'incontro personale con Cristo, che ci comunica la sua Parola. La Parola viene letta ogni giorno, anche nei giorni feriali e accompagna il cammino dei singoli e della comunità, mi accorgo che purtroppo, man mano che muoiono gli anziani, anche nelle Messe feriali si vedono buchi vistosi, invece è spiritualmente importante lasciarci accompagnare, per chi può, dalla S. Messa e dalla Parola di Dio letta ogni giorno.
Carissimi auguro a tutti voi che la Parola di Dio e l'Eucaristia siano sempre centrali nella nostra vita.