Auguri di Buon Anno!

Sabato, 31 Dicembre 2022

Carissimi,  

in questa Omelia di fine anno prendo ad esempio l'Omelia fatta dal nostro Arcivescovo in occasione della Festa di S. Ambrogio, l'elogio dell'inquietudine: e gli altri!. Il lamento è irragionevole e insopportabile il malumore, le nostre caratteristiche di poco o sono:

· la fierezza nell'affrontare le sfide

· La generosità nei confronti degli altri

· La saggezza che contraddistingue le nostre scelte

· La franchezza nel dire sempre quello che si pensa

· La compassione verso chi soffre

La paura serpeggia anche nel nostro paese, e la paura induce a chiudersi, ecco il trionfo dell'individualismo. Abbiamo avuto paura del Covid, adesso abbiamo paura della guerra, abbiamo paura dei nostri vicini, abbiamo paura di chi incontriamo per strada e non conosciamo.

Abbiamo paura della complessità e vorremmo sempre essere sbrigativi, semplicisti, istintivi e presuntuosi. Dobbiamo imparare ad essere realisti, perché solo il realismo produce la speranza.

Noi cristiani dobbiamo essere portatori di speranza, la speranza cerca la comunità, l'uomo che spera è l'uomo che non fa da solo, ma che sa che non si salva da solo.

La speranza non si costruisce sulle statistiche, sull'uomo solo al comando .

L'uomo che spera sa sostare in preghiera e in silenzio ed è capace di resistere alla tentazione della superficialità, percorre la via della sincerità ed evita la maschera e il conformismo. L'uomo della speranza non allontana la spiritualità perché è capace di confidare in Dio. Il realismo della speranza smaschera l'illusione dell'individualismo. L'individualismo non ci rende più liberi, più uguali, più fratelli, l'individualismo ci mette gli uni contro gli altri, è il virus più difficile da vincere. Non scommette sul fatto che per star bene io devono stare bene anche gli altri. La vocazione alla fraternità è la condizione per il sopravvivere dell'umanità, la solidarietà è il principio di organizzazione sociale che consente ai diversi di diventare uguali. La fraternità è il principio di organizzazione sociale che consenti agli uguali di essere diversi, ciò unici e irripetibili. Il realismo della speranza rende desiderabile che si continui a nascere da un papà e da una mamma, bambini e bambine.

Il realismo della speranza consente di affrontare l'emergenza educativa senza difese ideologiche o di parte. Noi adulti siamo chiamati con i nostri comportamenti virtuosi a dire ai giovani che:

· vale la pena di prendersi delle responsabilità (nell'economia, nella politica, nel volontariato, nella famiglia ecc…), dobbiamo testimoniare che è bello diventare adulti

Il realismo della speranza ci consenti di affrontare il tema della tutela della salute mettendoci dalla parte di chi non può salvaguardando così il Sistema Sanitario Nazionale che è stato una grande conquista perché ha dato a tutti, nessuno escluso, la possibilità di curarsi.

Carissimi fratelli e sorelle non possiamo farci rubare la speranza, non possiamo rinunciare alla nostra capacità di essere realisti e concreti, non possiamo rinunciare alla ragionevolezza, al desiderio di amicizia, di incontro e di conoscenza. Dobbiamo impegnarci a rimanere umani qui dove abitiamo e la stessa umanità dobbiamo averla con i popoli diversi

Auguri di Buon Anno!

 


don Luigi Caimi


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