Santo Patrono "S. Antonino Martire"

Venerdì, 09 Settembre 2022

Carissimi,   

ci stiamo preparando alla festa del nostro Santo Patrono "S. Antonino Martire".

Secondo quanto si tramanda, Antonino, nato intorno al 270-275 d.c. in Egitto da genitori cristiani di ceto elevato, giunse a Piacenza attorno al 302-303 d.c. e venne in contatto con la Comunità dei Cristiani attiva localmente.

La tradizione riporta che il Santo fu catturato nei pressi di Travo, località della Val Trebbia, dove subì il martirio per decapitazione nel 303.

Il suo corpo fu trasportato a Piacenza e lì fu sepolto appena fuori le mura cittadine dove oggi sorge la chiesa di S. Maria in Cortina.

 Il vescovo Savino ne trovò le spoglie nel quarto secolo grazie a un sogno. Le reliquie furono traslate per sua iniziativa circa nell'anno 388 nella Basilica di S. Vittore che poi prese il nome del Martire, ancora oggi sono conservate in un' urna sotto l'altar maggiore.

S. Antonino è patrono di Piacenza e viene ricordato il 4 luglio, giorno dell'anniversario del suo martirio e il 13 novembre data che celebra il ritrovamento delle reliquie.

Noi da sempre, lo celebriamo nella terza domenica di settembre festa patronale di Nova. Quello che mi meraviglia sempre, pensando alla storia di S. Antonino, è la facilità con cui le nostre comunità cristiane anticamente sceglievano come patrono uno come S. Antonino che veniva da molto lontano, dall'Egitto, questo ci ricorda anche oggi che la Chiesa cattolica è Chiesa universale, non è Chiesa italiana, europea, occidentale ma è Chiesa diffusa nel mondo, è Chiesa delle genti dove nessun cristiano si sente forestiero poiché che conta è il Battesimo, non l'appartenenza a un gruppo.

Celebrare la festa patronale vuol dire celebrare una festa per tutta la comunità, si cessano le attività lavorative per lasciare spazio a momenti di vita spirituale, famigliare ,sociale, momenti di divertimento, per mangiare insieme, per condividere la tavola come si fa in famiglia perchè la parrocchia è famiglia delle famiglie.

Al centro della festa c'è la S. Messa con l'invito a tutta la comunità a partecipare, comprese le autorità locali, infatti anche da noi viene il Sindaco con il gonfalone della città.

Guai se però l'aspetto folkloristico e commerciale prende il sopravvento, per tanto vanno tenuti insieme tutti gli elementi.

Le feste patronali sono nate attorno alla chiesa e tutte come feste di ringraziamento, infatti se osservate le date si svolgono sempre nei periodi a ridosso di momenti legati all'agricoltura (la mietitura, la vendemmia, la semina ecc) .

Attorno a noi il mondo è cambiato, non siamo più il paese di 100 anni fa, ma neanche quello di 10 anni fa, il tempo scorre veloce oggi più che mai, il tempo mangia relazioni, amicizie, abitudini, la festa patronale serve proprio a farci ritrovare innanzitutto attorno all'altare per condividere la stessa fede.

Dove c'è festa è bello ritrovarsi in tanti capita di ritrovare persone che avevamo perso nel tempo. Fare la festa patronale è un'occasione che la tradizione ci dà non solo per dire come eravamo ma per dire quel che siamo e quel che vorremmo essere. BUONA FESTA!!

 


don Luigi Caimi


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