BUONA PASQUA
Carissimi
siamo alla Pasqua e la prima cosa che mi sento di dire a voi novesi è BUONA PASQUA!. E' un augurio importante perché contiene tanta fiducia in Dio e tanta speranza, è festa di rinascita che coincide anche con la rinascita della natura, sia così per ogni famiglia novese. La Pasqua è una verità "problematica", ce la raccontano i Vangeli e tutto è accaduto di notte, c'è un arresto, una condanna, la morte, il sepolcro, ma soprattutto la Pasqua è il sepolcro vuoto. Per noi cristiani il calvario e la morte non hanno l'ultima parola, neppure in questo tempo di guerra. Dicevo che la Pasqua è speranza e quindi ci fa avere cura delle relazioni con gli altri, e ci ricorda che la fede autentica non genera mai odio, è sempre portatrice di pace. Nei Vangeli della passione quando il discepolo taglia l'orecchio a una guardia, cioè ha una reazione all'arresto di Gesù, Gesù stesso sembra non condividere questa azione violenta, Gesù è sempre portatore di pace. Purtroppo nella nostra società le religioni non vengono percepite come fattore di pace, ma di violenza, di divisione. Addirittura Putin, per legittimare l'invasione, ha citato il Vangelo di Giovanni, certamente una citazione inopportuna, ma la pace non viene quando non ci sono più disaccordi perché questi ci saranno sempre, viene solo quando abbiamo trovato un altro modo di convivere. La sfida tra gli uomini, grazie alla Pasqua, è quella che nella nostra società impariamo a rispettarci anche quando non siamo d'accordo. Gesù è andato al calvario come agnello mansueto condotto al macello, pecora muta davanti ai suoi tosatori. L'auspicio è che questo Gesù che vince malattia e morte ci dia speranza non per un corpo che non si ammala mai, non per un corpo che non muore mai, ma per vivere una vita significativa, piena di Lui e degli altri in modo che la nostra vita non muoia perché significativa nel contesto della fede e delle relazioni con gli altri. BUONA PASQUA!