Maria Sara dal Monastero delle Romite Ambrosiane presso il Sacro Monte di Varese

Venerdì, 13 Agosto 2021

Carissimi,  

È con il cuore pieno di gioia che ho accolto la lettera che la nostra Sara mi ha scritto dal Monastero delle Romite Ambrosiane presso il Sacro Monte di Varese.

Sara è alla prima tappa del suo cammino monastico, la ricordiamo con affetto per il suo impegno in oratorio tra i ragazzi e i giovani, oggi vive una vita appartata e in silenzio, in una solitudine esteriore, ma sono certo presente più che mai nella nostra comunità perché la clausura non chiude ma apre al mondo. Quando parlo con Sara lei si interessa di tutti e di tutto e sono certo che ognuno di noi  è sempre presente nelle sue preghiere. Vi allego la lettera che mi ha mandato proprio in questi giorni:

"Carissima Comunità,

prima di tutto: spero che stiate tutti bene!

Qualcuno di voi certo ricorderà che il nostro parroco don Luigi per dare l’annuncio del mio ingresso in monastero si era espresso più o meno così: Sara, ha deciso di andare a scalare l’Everest!

Oggi vi scrivo perché, a quasi tre anni di distanza da allora, vorrei farvi sapere di un nuovo e più decisivo passo del mio cammino…

Come spiegare e riassumere quanto mi è accaduto?

Quest’ultimo anno di noviziato, l’anno canonico, è un anno particolare, più raccolto e in un certo senso più “isolato”, le visite e i contatti infatti sono molto limitati. Credo che, in questo, la pandemia ci ha messi dentro un cammino di comunione più sensibile, perché per un certo periodo di tempo tutti abbiamo dovuto vivere un’esperienza di isolamento e di restrizioni, ancora adesso non è tutto come prima.

Vi ho sentiti così ancora di più compagni di viaggio, dentro momenti di grande prova, ma anche nella scoperta di un nuovo modo di abitare il tempo che riporta a ciò che veramente ci è necessario per vivere.

Dentro questa realtà si è fatto spazio un nuovo affidamento, grazie ad una parola che mi sono sentita rivolgere fin da subito, una parola che nella Bibbia ricorre 365 volte come se ogni giorno, il Signore volesse dirmi e volesse dirci: “Non temere”.

Ecco, dentro qui, nella somma dei tanti “sì” quotidiani è maturata la decisione di compiere un altro passo qui nella comunità delle Romite Ambrosiane, dove il Signore continua a chiamarmi, in questa bella e grande sfida che è la vita monastica. Così il prossimo 5 settembre farò la professione temporanea e prenderò il nome di Maria Sara.

Certa della vostra vicinanza mi affido ancora alla vostra preghiera, d’altra parte non si può scalare una montagna da soli!

Spero di vedervi o sentirvi presto, nel frattempo vi mando un grandissimo abbraccio,

                                                                                                                                      Sara"

 


don Luigi Caimi


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