Carissimi: ...

Venerdì, 06 Agosto 2021

Carissimi, 

gli uomini continuano a morire non solo per Covid ma anche per fame. Noi cristiani da sempre, a memoria d'uomo, ogni anno in Quaresima raccogliamo offerte per aiutare i popoli della fame eppure l'obiettivo "fame zero" è sempre un obiettivo che mai si raggiunge. Per vincere la fame nel mondo non basta aumentare la produzione di alimenti, ma bisogna cambiare mentalità a chi governa, i sistemi di produzione e il mercato. Il mercato quando avanza cibo non la dà ai poveri, la butta via perché, il prezzo non deve scendere in quanto il prezzo è legato alla dinamica della domanda e dell'offerta. Oggi si incomincia a vedere dei comportamenti virtuosi anche nei supermercati dove l'avanzo spesso viene destinato alle Caritas o ad altri gruppi caritativi. Il Papa, sempre sensibile al discorso dei poveri, ci ricorda che occorre progettare sistemi alimentari che tutelino la terra e mantengano al centro la dignità della persona umana; che garantiscano cibo sufficiente a livello globale e promuovano un lavoro dignitoso a livello locale. La politica dei sussidi è necessaria, ma non da dignità alla persona, che da dignità è il lavoro. In questo tempo industriale, anzi post-industriale è fondamentale recuperare la centralità del settore agricolo, da cui dipende la soddisfazione di molti bisogni umani fondamentali. E' urgente che il settore agricolo, soprattutto nei paesi poveri, riacquisti un ruolo prioritario nei paesi e nelle agende politiche degli stati. Anche da noi il bene terra non è valutato convenientemente, quanti terreni incolti perché non è più redditizio coltivarli o non c'è più nessuno che li coltiva. Il rispetto della terra chiede attenzioni ai nostri terreni ai nostri pascoli ai nostri boschi. Abbiamo negli occhi il disastro che l'acqua ha fatto nei vicini territori del lago di Como, certamente l'acqua è stata molta, ma è altrettanto vero che nessuno più ha cura dei boschi e delle campagne. Se vogliamo salvare il bene terra dobbiamo sempre di più aiutare i piccoli agricoltori e le famiglie agricole devono essere considerati settori speciali.

Vincere la fame e vincere il disastro ecologico, camminano spesso insieme.  

 


don Luigi Caimi


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