Nell'educare non sono importanti solo le persona ma anche l'ambiente
Carissimi:
lo sforzo educativo di ogni famiglia e di ogni persona che educa, insegnante, sacerdote, catechista ecc.. deve tendere a far capire al ragazzo: chi sono e chi voglio essere. Nell'educare non sono importanti solo le persona ma anche l'ambiente, tanto che Don Bosco diceva "educa molto anche il cortile" perché l'ambiente deve aiutare a verificare attraverso i fatti dove il ragazzo può arrivare, quali sono le sue qualità da cui partire e qualche difettuccio da correggere. Un educatore deve sempre domandarsi qual è l'obiettivo da raggiungere, gli obiettivi non sono solo legati al conoscere, ma l'educare riguarda tutta la persona. Un ragazzo una ragazza diventano grandi e diventano grandi in fretta, ma aldilà della maturazione biologica sembrano presenti tre assi evolutivi nel giovani:
1. l'asse psicologico: si esprime la tendenza al vero, al bello e al bene e questo contribuisce, anzi costituisce la solidità della persona;
2. L'asse affettivo: corrisponde al movimento di liberazione delle energie profonde di tenerezza, di amore, di amicizia, ecco perché bisogna avere grande cura del rapporti interpersonali;
3. L'asse spirituale religioso: si rifà allo sviluppo della conoscenza di Dio, questo non è ultimo, e nemmeno eliminabile, perché se lo elimini manca qualcosa.
Una persona è solida, e quindi sa prendere decisioni riguardo alla propria vita quando ha raggiunto la coscienza delle proprie qualità ereditate, coltivate, conquistate e vi aderisce spontaneamente e con gioia. Quando una persona è solida è persona libera, cioè indipendente da altri e capace di leggere il bene e il male dentro di sé e attorno a sé e quindi capace di scegliere per il bene. Ogni educatore deve avere l'obiettivo di aiutare il giovane a crescere in solidità e in armonia, deve aiutare ad avere fiducia nella vita, da qui parte l'ottimismo cristiano. La salute e la felicità delle nuove generazioni passa proprio da qui.