Carissimi, l’intera esperienza del Giubileo si può sintetizzare nella lettera del Papa...
Carissimi,
l’intera esperienza del Giubileo si può sintetizzare nella lettera del Papa che parla di Misericordia et misera.
È finito il Giubileo ma il cammino della misericordia non finisce.
L’icona che il Papa ci consegna è quella della donna colta in adulterio, importanti sono le parole dette da Gesù:
“chi è senza peccato scagli la prima pietra”, tutti se ne andarono rimasero solo Gesù e lei.
La misericordia di Gesù ha la meglio su tutto, nelle parole di Gesù non c’è mai giudizio di condanna ma c’è sempre una profonda esperienza di misericordia che salva e che restituisce il salvato a una nuova vita.
La misericordia è realmente la medicina che sana le ferite, l’olio del samaritano che si prende cura, perché nessuno rimanga sul ciglio della strada solo e ferito.
La voce pacata e convincente di Gesù nel racconto evangelico deve assomigliare alla voce del sacerdote nel sacramento della riconciliazione.
La chiesa deve avere un grande desiderio quello di offrire misericordia.
Le pagine di Misericordia et misera delineano anche un percorso pastorale che aiuta la vita della comunità cristiana a conservare la ricchezza del Giubileo della Misericordia.
Nel cammino di misericordia è importante sapere che Dio non si stanca mai di attendere il ritorno del figlio che si è allontanato.
Ogni sacerdote deve far si che nessuno si senta estraneo al perdono di Dio.
Il cammino post giubilare deve donarci la capacità di costruire una cultura della misericordia.