“La scuola deve insegnare a leggere e a scrivere, la famiglia deve educare”
Carissimi,
in questa settimana, dopo quanto è successo a Pisa, la politica e anche le persone si sono divise circa l’uso della forza. Io come sempre vorrei fare una breve riflessione sull’educazione, i giovani spesso sono demotivati, e li osservo davanti al centro parrocchiale, sui gradini della Chiesa, niente li ferma, non gli manca niente ne il fumo, ne la voglia di appropriarsi di cose non loro, e rendono tutto sporco e inabitabile. Non mancano attenzioni particolari per rendere i nostri paesi all’altezza della situazione, io pensavo che anche la canapa servisse per fare le corde delle campane, non è così. La speranza non demorde, non manca la fiducia ma vedo sempre più necessaria un’alleanza educativa, lo so che tutti paesi sono così, ma a me parroco, questo non basta, mi piacerebbe che il mio paese si distinguesse per passione educativa, per attenzione al mondo dei giovani, ma anche per prevenzione del disagio che si manifesta in questi atteggiamenti. Certo se l’inverno è così, mi immagino cosa sarà la primavera e l’estate in via Giussani, in p.zza Marconi, non per il fracasso, perché l’estate è sempre stata motivo di allegria, ma per il male che intravedo. Chiedo attenzione alle Autorità civili, militari, ai giovani, ai genitori alle società sportive, all’oratorio, a tutti quelli che hanno a che fare con il mondo dell’educazione. Purtroppo negli ultimi 50 anni questa frase: “la scuola deve insegnare a leggere e a scrivere, la famiglia deve educare” l’ho sentita tante volte, e penso che tutti insieme e nessuno escluso deve trovare la passione per l’educazione.