Ogni vizio quando diventa tale diventa una dipendenza
Carissimi,
settimana scorsa ho fatto un accenno al “Branco”.
Il “Branco” fa le sue bravate per vincere la noia, qualche volta sotto l’effetto dell’alcool o addirittura si fanno delle “Canne”.
La così detta canna, così la chiamano i ragazzi, non è mai cosa leggera, l’argomento invece è leggero perché spesso dimenticato.
La politica ha tentato di entrarci, naturalmente per liberalizzare, perché si dice che:
1. l’uso personale deve essere consentito;
2. che non fa male;
3. che in altri paesi si può fare.
Mi piacerebbe non gettare allarme, fra genitori ed educatori, ma dire con chiarezza che le così dette droghe leggere, leggere non sono. Ogni vizio, quando diventa tale diventa una dipendenza, difficile da togliere e in questo caso fa anche male alla salute. Attacchi di panico, ansie, psicosi, questo grande male che sta scavando un abisso nell’esistenza dei nostri ragazzi, soprattutto dopo il covid, deve farci suonare un campanello d’allarme sulla fragilità e anche su come curare, o addirittura, ed è meglio, su come prevenire. Dobbiamo stare attenti all’isolamento sociale, ecco perché l’oratorio, le società sportive, la scuola sono una medicina e sono anche il segnale di alcuni disagi. L’incapacità di relazionarsi, di gestire le responsabilità, tutti segni che possono rovinare l’esistenza di queste nuove generazioni. Noi adulti abbiamo una responsabilità grande, prima cosa di non essere noi viziosi e poi di fare attenzione sempre, uno sguardo attento verso i nostri figli e nipoti e mantenere comunque capacità di giudizio, di correzione, e coraggio per insegnare la strada per vivere valori buoni .