Carissimi... ci mancava di iniziare l'anno con il terremoto!
Carissimi
ci mancava di iniziare l'anno con il terremoto!
I corpi sono decine allineati per terra, velati da coperte e lenzuola. Davanti a questi corpi, si parla di più di 20.000 morti, solo pianto e disperazione, ma c'è qualche segno di speranza, come quel bambino trovato sotto le macerie nato lì e subito orfano. Una cosa è certa: c'è bisogno di aiuto. Simili tragedie non si possono prevedere e quindi diventano difficili intervenire, tutto è crollato, e diventa difficile portare ogni aiuto, come dicevo si parla di 20.000 morti e solo in Turchia più di 49.000 feriti, 6.400 gli edifici crollati, 13,5 milioni le persone colpite. Di fronte alla catastrofe è necessario l'aiuto. E' difficile pensare che i Governi possano fare distinzione tra popoli e popoli e decidere dove fare arrivare gli aiuti. Il popolo Curdo già maltrattato da tutti, dice "qui i soccorsi non arrivano". Mentre le scosse di assestamento continuano a far tremare la popolazione, ecco che anche Aleppo lamenta che lì non arriva niente. Questa città semidistrutta durante la guerra civile rischia di non avere più speranza. Ogni ora vengono informati di nuovi morti e di palazzi crollati, i nostri amici Salesiani che lì hanno un grande oratorio stanno già ospitando più di 400 persone sfollate. Il terremoto ha gravato una situazione già precaria e fragile, segnata da ferite profonde causate dalla guerra civile in corso ormai da 12 anni. Proprio ad Aleppo l'anno scorso Benedetta Matterazzo ha fatto il suo servizio civile internazionale e lei ci dice: "molti dei ragazzi e delle famiglie che ho conosciuto si sono rifugiate in oratorio dove si cerca di offrire un pasto caldo e dei vestiti": Noi che abbiamo la fortuna di essere nati in un luogo sicuro, almeno fino ad ora, è quello di cercare di supportare chi è sul posto e si impegna ad alleviare le sofferenze. Sempre Benedetta dice che ha molto a cuore questo oratorio, pensa ai volti dei bambini, dei giovani, dei papà, delle mamme e dei nonni che si trovano ancora una volta davanti a una sfida molto grande. Penso anche all'azione instancabile dei Salesiani che mai smettono di tirarsi su le maniche e di adoperarsi per dare tutto ciò che possono.
Cari novesi ho potuto constare in questi anni che davanti alle emergenze la vostra generosità è sempre grande, da Sabato sera troverete in tutte le Chiese una cassetta per raccogliere le offerte che prontamente manderemo ai salesiani di Aleppo. A nome dei tanti disperati vi ringrazio caldamente.