Il 21 marzo alle ore 8.30 abbiamo celebrato la S. Messa in suffragio della memoria di quello che per tutti è stato Don Rainaldo

Sabato, 26 Marzo 2022

Carissimi 

Il 21 marzo alle ore 8.30 abbiamo celebrato la S. Messa in suffragio della memoria di quello che per tutti è stato Don Rainaldo. Don Rainaldo venne a Nova Milanese a fine 1963 e vi rimane ininterrottamente fino al 2002, fino al 1997 parroco e poi sacerdote residente. Nova Milanese si caratterizza proprio perché nel secolo scorso ha avuto due parrocchialità molto lunghe, quella di don Carlo Mezzera e appunto quella di don Rainaldo. Non mi dilungo sulla laboriosità del sacerdote, le strutture che abbiamo, ancora oggi parlano di Lui e della sua laboriosità. Ascoltando le persone sento spesso dire che il suo motto era "Pregare e fare". Certamente per Lui è stato così, ma questa impronta l'ha data all'intera parrocchia. Riguardando in questi giorni il giornale della parrocchia di allora, innumerevoli sono le testimonianze di affetto che in occasione della sua morte i parrocchiani di allora hanno lasciato, molto bella anche la lettera che il Cardinale Carlo Maria Martini scrive alla comunità parrocchiale di S. Antonino in occasione dei funerali di Don Rainaldo. Oggi come tutti sanno il suo corpo riposa nel nostro cimitero e una mano riconoscente ha messo sotto la sua foto anche quella della sorella Teresina che era, a detto molti, il volto dell'accoglienza in casa parrocchiale. Io vorrei però trascrivere per voi e per me le parole che don Giovanni Olgiati, suo immediato successore, a scritto per Lui. Diceva così: L'ultima predica di Don Rainaldo. La morte arriva sempre inaspettata, c'è sempre voglia di parlarsi, di guardarsi, di ascoltarsi, di progettare ancora. E' sempre difficile accettare una separazione, perché noi siamo fatti per stare insieme, per amarci. Anche i Discepoli di Gesù hanno faticato a capire quando Lui parlava di sofferenza, di morte e di resurrezione. Non ci aspettavamo per Don Rainaldo una morte così "repentina" speravamo che potesse ritornare in mezzo a noi a dispensare i suoi doni di ricchezza spirituale e di servizio pastorale. E' tornato invece per darci il suo addio, per andare all'incontro con il Padre e per dirci che questa è la meta di tutti. C'era tanta commozione in quel momento, ma anche tanta serenità. Nulla c'è di privato nella vita del prete: neanche la sua morte. Don Rainaldo è morto pregando, ha sempre avuto la consapevolezza della sua vocazione e missione di sacerdote. Mi comunicava spesso la sua gioia di essere sacerdote, era fiero di tutto quello che aveva potuto fare per la nostra comunità. "Il Signore mi ha detto che mi vuole bene" " Ti ringrazio Signore perché mi hai tanto amato". Sono queste, possiamo dire le ultime parole di Don Rainaldo, sono per noi un testamento, sono per noi l'ultima predica, l'ultima sua raccomandazione. Sul letto di morte si dicono cose vere che partono dalla verità del cuore, un cuore innamorato di Dio. Qui sta il segreto di tutta una vita che noi diciamo di uscita. A noi il compito di accogliere, vivere e rilanciare. Campane a festa perché l'AMORE non muore e chi ama non vedrà mai la morte."

 


don Luigi Caimi


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