Non si educa mai imprigionando la libertà

Sabato, 17 Agosto 2019

Carissimi:  

Uno dei punti fermi della pedagogia di don Bosco è quello di condurre il giovane a obbedire e quindi a crescere non subendo, ma convincendosi che questo è il bene. Ricordiamo anche noi che per educare tutto deve essere ragionevole, dalle regole all'ambiente, questo perché educando si possa agire per scelta libera e ognuno possa affermare e far crescere la propria personalità. Non si educa mai imprigionando la libertà, questo lo dico a me sacerdote ma lo dico anche ai genitori, non si nega appena, i no vanno sempre spiegati e i no devono essere ragionevoli. L'educazione è cosa del cuore, della ragione, della persuasione. C'è bisogno di un umanesimo ottimista che creda che in ogni ragazzo/a ci siano risorse straordinarie che devono uscire e formare una bella persona. Per ragionare non ci devono essere atteggiamenti autoritari, ma ci deve essere fiducia profonda nella buona volontà. Ogni persona è dotata di capacità di conoscere, capire, confrontare, ragionare, adattarsi, inventare, scegliere e decidere. Nelle persone e quindi anche nei bambini c'è un irrazionale che favorisce la disorganizzazione l'esuberanza, l'assenza di regole. Nella vita delle persone il difficile comincia proprio quando tu decidi di mettere ordine nella tua persona o di educare il tuo bambino/a. nella vita delle persone il difficile comincia quando il sensibile, l'immaginario, l'irrazionale diventano dominanti e quindi non correggibili o che non si lasciano correggere. Il buon papa, la buona mamma, il buon sacerdote o suora sanno trovare la chiave della correzione senza essere autoritari, ma rimanendo sempre autorevoli.

 


don Luigi Caimi


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