Carissimi: ...

Sabato, 12 Marzo 2022

Carissimi 

è la Quaresima, ma questa volta l'esodo biblico, che prepara alla terra promessa e quindi il passaggio del Mar Rosso che dice la Pasqua Ebraica, è raffigurato da quella coda infinita di macchine, autobus, tanta gente che arriva a piedi magari dopo aver percorso un pezzo di strada a bordo di un mezzo collettivo. E' la coda alla frontiera della Polonia, e degli stati confinanti con l'Ucraina. Donne, giovani, anziani, madri e nonne con il carico di figli e nipoti   che cercano di mettersi in salvo, perché a nessun uomo ucraino dai 18 ai 60 anni è permesso lasciare il paese, L'O.N.U: dice che potremmo arrivare a 10 milioni di sfollati dal paese, per ora infatti siamo a più di un milione. Per gestire l'emergenza, l'Unione Europea ha approvato l'applicazione di una direttiva per la protezione temporanea dei profughi, Nessuno sarà respinto, neppure chi ha perso i documenti nella fuga. I cittadini ucraini otterranno dagli Stati Europei un permesso di soggiorno valido per un anno e rinnovabile. Ai confini  sono presenti tutte le Organizzazioni umanitarie, nella solidarietà c'è unità, tutti insieme di fronte a un nemico comune "LA GUERRA". Chi parte, parte con niente, lascia tutto, specie gli affetti, e soprattutto famiglie spezzate: prima erano spezzate dalla povertà (per questo venivano le badanti nel nostro paese), oggi spezzate anche dalla guerra. Alla frontiera ci sono tutti, i più ricchi perché ci sono anche lì, e i più poveri che non mancano mai, insieme nella fuga e sotto le bombe, perché le bombe non sanno chi colpiscono. Le immagini che anche noi portiamo negli occhi sono immagini di orrore, ospedali sventrati, donne e bambini a terra uccisi, perché il tiranno non risparmia neanche i corridoi umanitari. L'esodo è sempre l'esodo, da quello degli israeliti in fuga dalla schiavitù in Egitto, a quello che vivono i nostri fratelli ucraini passando dalla loro terra agli stati confinanti. L'esodo degli ebrei portava alla Pasqua, portava a una nuova terra dove scorreva latte e miele, preghiamo che sia Pasqua anche per tutti gli uomini e donne che oggi stanno vivendo il loro esodo.

 


don Luigi Caimi


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