Carissimi:

Sabato, 29 Gennaio 2022

Carissimi 

Gennaio è un mese che non finisce più, è lungo, è freddo, ma è anche un mese dove ci sono tanti appuntamenti pastorali significativi. Il primo che abbiamo già incontrato è la settimana dell'educazione, nata ai tempi delle Lettere del Cardinale Martini sull'educazione che conteneva due feste care agli oratori che erano: S. Agnese per le ragazze, S. Giovanni Bosco per i giovani. Anticamente si passava anche per S. Sebastiano che era il patrono dei giovani dell'Azione Cattolica. Educare è uno dei compiti più importanti della famiglia e della Chiesa, specie in questo periodo di emergenza educativa. Emergenza che dura ormai da qualche decennio e non sembra terminare, anche per il difficile momento che stiamo vivendo a causa del Covid, dove sono in difficoltà non solo le persone ma anche le agenzie educativi tradizionali, mi riferisco alle società sportive, all'oratorio, alla scuola. Se i bambini non ci sono è difficile educarli, ma allo stesso tempo i bambini, i ragazzi e anche adolescenti e giovani, soffrono l'assenza di relazioni che li impoverisce anche dal punto di vista amicale. La settimana dell'educazione termina con la festa liturgica di S. Giovanni Bosco al quale ci affidiamo per mantenere in noi intatta la passione educativa, una delle sue frasi più celebri: "L'educazione è cosa del cuore e la chiave c'è l'ha Dio". Questa frase ricorda a noi adulti che per educare bisogna amare, ma non si può educare estromettendo Dio dalla nostra vita o dalla vita dei nostri ragazzi e giovani. Nella settimana dell'educazione cade anche la festa della famiglia, questa va sostenuta non con continue critiche per quello che non fa, ma ringraziando il Signore per quello che fa e che riesce a fare in tempi difficili, soprattutto perché la società di oggi l'ha resa molto fragile. Legata all'educazione, alla famiglia sta anche la giornata della vita che si celebra nelle nostre Chiese domenica 6 febbraio. Quest'anno il titolo del messaggio che il Consiglio permanente delle C.E.I. ci affida è "Custodire ogni vita". I Vescovi ci invitano a rileggere la questione della vita con le categorie dell' Ecologia integrale, cara a Papa Francesco. Per tutelare i deboli, i piccoli dobbiamo allenarci nella cura e nella custodia partendo dall'ambiente che sa accogliere e custodire le vite fragili. Una vita che nasce è già di per se un miracolo e dovremmo essere già preparati non solo a non ostacolarne la nascita, ma a predisporre tutto ciò che è necessario perché sia custodita, perché crescendo possa portare frutto, e i frutti sono i doni che il Signore non fa mancare a nessuno. Noi cristiani dobbiamo ricordare al mondo che, ogni vita terminale, malata o fragile e ogni vita nascente va adeguatamente custodita. Mettere termine a una esistenza non è mai una vittoria, non è questione di libertà, di umanità, di democrazia, spesso è il tragico epilogo di persone lasciate sole con i loro problemi e la loro disperazione. Cari novesi dobbiamo crescere nell'amore, nella stima reciproca, nel custodirci a vicenda per essere capaci davvero di non lasciare indietro nessuno.

 


don Luigi Caimi


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