Carissimi, abbiamo imparato a comprendere che il Papa nei suoi interventi non è mai banale...

Sabato, 15 Gennaio 2022

Carissimi,  

abbiamo imparato a comprendere che il Papa nei suoi interventi non è mai banale, tocca sempre argomenti importanti che riguardano la nostra vita.

In particolare rivolgendosi al Corpo diplomatico, il Papa ha fatto interventi che sembrano di ordine generale, ma che invece sono o servono a sottolineare qualche particolare che di solito viene trascurato.

In questo tempo Papa Francesco sembra aver preso di mira il così detto pensiero unico, pericoloso perche rinnega la storia o peggio ancora vuole riscriverla in base a categorie contemporanee, mentre ogni situazione storica va interpretata e letta al momento secondo i tempi in cui i fatti sono avvenuti e non con i criteri di oggi.

Si vuole evitare le rigidità in un mondo dove tutto sembra largo, invece tutto viene ristretto.

La Chiesa ha imparato nel tempo a leggere la storia e ad averne rispetto; la cultura laica sembra invece vivere un momento dove si tenta di cancellare dalla storia quello che oggi è difficile da capire o da giustificare.

Il Papa oltre a questo richiamo a non lasciarci prendere dalla cultura del guardare indietro per distruggere, sembra richiamarci anche su temi morali che la nostra cultura di oggi fa fatica a comprendere. Con un linguaggio semplice e diretto nell’Angelus del giorno di S.to Stefano ha parlato dell’inverno demografico che sta gelando l’Italia e l’Occidente, dicendo, con un linguaggio per noi oggi inusuale, che questo è contro la famiglia, contro la patria contro il futuro.

Il riferimento alla patria, poi, contesta l’illusione dell’accoglienza indiscriminata e l’idea di fondo che sta entrando adesso nelle nostre industrie che è quella di poter usare manodopera di un popolo in migrazione, quello africano, per risolvere i problemi di un popolo in declino demografico, quello italiano. Il Papa sembra l’unica autorità mondiale rimasta che difende la storia e che è capace di aiutarci a leggere l’oggi.

Non lasciamoci condizionare dalla cultura del pensiero unico, difendiamo la storia accettandola per quello che è e per quello che è stata e impegniamoci nell’oggi ad essere generosi, capaci di sogni e quindi capaci di futuro. Anche questo è il vangelo di Gesù.

 


don Luigi Caimi


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