Sono tre le raccomandazioni che l’Arcivescovo ha lasciato ai 17 sacerdoti...
Comunità Pastorale San Grato, Nova Milanese
Sono tre le raccomandazioni che l’Arcivescovo ha lasciato ai 17 sacerdoti ordinati lo scorso 8 giugno in Duomo, consegnando loro le destinazioni, ossia i nomi delle parrocchie e delle comunità pastorali in cui svolgeranno il ministeo di Vicari.
L’Arcivescovo prendendo la parola dice:
”Vi raccomando la dedizione quotidiana e di inserirvi come collaboratori desiderati e preziosi, ma pur sempre come uno dei soggetti che devono svolgere questa missione. Rendete anche conto al Signore di come avete messo a frutto la condizione privilegiata in cui vi trovate.
In qualunque luogo ci sono applausi, espressioni di stupore e di ammirazione: punti esclamativi che meritate, perché c’è qualcosa che merita di essere ammirato e apprezzato in quello che siete nella grazia che avete ricevuto. Qui, invece, le destinazioni sono senza punti esclamativi o interrogativi: vi è l’ordinarietà della vita dedicata con l’atteggiamento dell’uomo adulto che apprende la sua destinazione e che sa che è un impegno, senz’altro gravoso, ma senz’altro anche ricco di frutti e di scoperte.
...Voi siete chiamati a una dedizione ordinaria giorno per giorno, chiedo a tutti coloro che sono qui per aiutarvi di accompagnarvi nel quotidiano, perché la gloria di Dio abita nel quotidiano.
...il vicario parrocchiale non è padrone di tre oratori come se fossero tre ditte, la domanda da farsi è come una comunità cristiana continui la sua missione con l’aiuto anche di un prete appena ordinato.
Il soggetto della missione non è il prete che diventa protagonista, ma è la comunità cristiana.
Bisogna rendersi conto che noi siamo a servizio di una comunità che cammina da secoli e che continuerà ancora”.
(liberamente tratto dall’intervento del Vescovo)