Rimanere nel Signore: Ci sembra bello, nell’attesa del prete novello, trascrivere l’omelia dell’Arcivescovo nel giorno della loro ordinazione


Comunità Pastorale San Grato, Nova Milanese

Sabato, 15 Giugno 2024

Ci sembra bello, nell’attesa del prete novello, trascrivere l’omelia dell’Arcivescovo nel giorno della loro ordinazione:

 

“…...La notte rischiarata dalla fede

«…….. È la notte di chi vive i suoi tempi, occupato in mille cose, trascinato dalle emozioni o assestato nella noia, angosciato o spensierato, con l’infantile incoscienza che la vita non è una storia che ci riguarda. Il Signore chiama Samuele e la notte in cui si è smarrito il giorno diventa la notte che aspetta il giorno perché la vita chiede una parola, la libertà fiorisce nella decisione. Forse tu stai vivendo la notte di Samuele. La notte in cui il Signore ti sveglia e ti chiama».

La notte dei tradimenti

…….. E’ Chiaro il richiamo ai tanti tradimenti del mondo contemporaneo e alle responsabilità che attendono i presbiteri: «Forse tu stai vivendo la notte del consegnarsi, quella in cui il consegnarsi di Gesù nei segni del pane e del vino ti convince che la vita merita di essere vissuta perché merita di essere donata. I nostri fratelli, che oggi vengono consacrati per presiedere la celebrazione della Messa, sono quelli della notte del tradimento e che desiderano fare memoria di Gesù abitando il desiderio del giorno del servire, di quel giorno adatto per donarsi per sempre per amare secondo il comandamento di Gesù. ……...

Con la parola “amici” che è quest’anno è stata il “cuore” del motto scelto dai candidati («Siete miei amici»): «Così la notte dei malintesi è diventata la notte delle confidenze, la notte delle rivelazioni ultime. Così i discepoli hanno accolto Gesù, non solo come il maestro della verità, ma come la verità stessa, non solo come il modello del vivere, ma come la vita stessa».

Rimanere nel Signore

Da qui la consegna: «I discepoli sono, quindi, condotti a quel “rimanere” che rende amici e a quell’amicizia che rende possibile partecipare alla vita del Padre ed essere memoria di Gesù per potenza di Spirito Santo. Forse anche tu stai vivendo la notte delle perplessità e dei malintesi e Gesù ti chiama a entrare nella sua amicizia perché si annunci il giorno della verità tutta intera, della comunione di cui vivere, del molto frutto della condivisione della fede. I fratelli che sono oggi ordinati presbiteri sono uomini che hanno vissuto con commozione e riconoscenza la notte delle confidenze e ora si offrono alla Chiesa perché il frutto si moltiplichi e il frutto rimanga»……

Liberamente tratto dall’omelia del vescovo Mario

 



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