Nessuno si aspettava il Papa in Ospedale
Carissimi,
in questa settimana il nostro sguardo è andato su Papa Francesco ricoverato al Gemelli di Roma, questa del Papa ricoverato non è una assoluta novità è successo più volte nel Pontificato di Giovanni Paolo II.
Nessuno si aspettava il Papa in Ospedale, nel primo pomeriggio della domenica 4 luglio, senza particolari attenzioni, il Papa si è recato all’Ospedale per una operazione programmata di “stenosi diverticolare sintomatica del colon”.
L’operazione è durata diverse ore, il Papa è stato sottoposto ad anestesia totale e la sala stampa subito ha informato che il Santo Padre aveva reagito bene all’intervento.
Semplicità scioltezza e sobrietà sono certamente le caratteristiche di Papa Francesco, manifestate anche in questa occasione.
Sempre siamo colpiti dallo stile del Papa, è arrivato al Gemelli come un paziente qualsiasi, senza scorta, accompagnato da un autista e da un collaboratore.
Lo stile del Papa vuole indicare anche alla Chiesa uno stile di semplicità e di sobrietà, non si addice il trionfo; le esteriorità, e le parate forse vanno lasciate ai così detti potenti della terra.
Il papa col suo modo e il suo stile dice alla Chiesa e quindi anche a me, anche a noi, che dovremmo distinguerci per sobrietà semplicità e autenticità, lo stesso Gesù ci ricorda di non fare niente suonando le trombe.
La malattia del Papa ci ricorda anche che siamo uomini fragili, non importa il ruolo che ricopriamo, quello che capita a tutti è che nella vita c’è un momento in cui la nostra fragilità appare più evidente ed è lì che si manifesta la nostra umanità.
Il credente prega ogni giorno per il Papa e per la Chiesa noi lo facciamo tutte le sere quando recitiamo il S. Rosario, in questi giorni certamente la preghiera per il Papa ci è richiamata grazie alla malattia, anche qui noi cristiani non dovremmo mai dimenticare nella preghiera le fragilità degli uomini e soprattutto la malattia e la morte.