Come abbiamo più volte sottolineato il Papa è molto attento al pianeta...
Carissimi
Come abbiamo più volte sottolineato il Papa è molto attento al pianeta, alla sua cura, il nome stesso di Francesco dice la priorità della pace e il rispetto del creato. Nella Laudato Sii il papa scrive così: "che tipo di mondo desideriamo trasmettere a coloro che verranno dopo di noi, ai bambini che stanno crescendo? Questa domanda non riguarda solo l'ambiente in modo isolato, quando ci interroghiamo circa il mondo che vogliamo lasciare ci riferiamo soprattutto al suo orientamento generale, al suo senso, ai suoi valori." ci accorgiamo tutti che l'attuale modello di sviluppo sta producendo gravi danni, è necessario quindi un cambio di passo immediato.
L'euforia di qualche anno fa legata al progresso economico e tecnologico ha portato a identificare la crescita dei consumi con il benessere. "Non ha tenuto conto degli scarti" Fino a qualche anno fa il consumo di petrolio e la produzione dei rifiuti sono stati utilizzati come indicatori di benessere, avvalorando una concezione materialistica della vita che ha portato con sé un individualismo diffuso, quando io ero piccolo non si parlava di raccolta differenziata non c'era neanche la raccolta dei rifiuti perché non se ne producevano, anche qui lo scarto è venuto con la ricchezza. Ci siamo abituati al verbo consumare, che significa utilizzare una risorsa, modificando la sua disponibilità futura, questa caratteristica è talmente forte che l'oggi è individuato con il modello consumistico. Noi purtroppo continuiamo ad essere schiavi della pubblicità e quindi siamo dei docili consumatori, secondo le esigenze del mercato. E' così anche per i vaccini, mi scuso, ma a me vien da ridere quando uno come me si permette di disquisire sul tipo di vaccino. Anche di questo noi siamo schiavi della pubblicità, come facciamo ad essere competenti? A tutt'oggi possiamo ben dire che l'attuale modello di sviluppo ha diffuso benessere, è innegabile che noi viviamo meglio dei nostri genitori, ma non siamo stati in grado di conoscere i danni che procura, pensiamo solo all'atomo. La transizione a un nuovo modello di sviluppo fondato non su l'utilizzo distruttivo delle risorse è divenuta una necessità urgente. Anche la politica in Italia si è resa conto creando un ministero per la transizione ecologica, speriamo che non sia solo un posto in più da spartirsi ma sia il desiderio di andare verso il nuovo. Diventa sempre più necessario l'innovazione, sia del pensiero che delle tecnologie e dei modelli di consumo oltre che dei trasporti. Certo oggi conosciamo i limiti di questo vecchio mondo, esplose ancor di più con il Covid, ma non siamo ancora in grado di ipotizzare un futuro dove ci siano meno scarti sia di cose che di persone. Noi cristiani non possiamo essere per la cultura dello scarto, dobbiamo essere per la cultura del rispetto.