Carissimi si chiude un anno orribile...

Venerdì, 01 Gennaio 2021

Carissimi   

si chiude un anno orribile, nel quale la pandemia si è portata via una intera generazione.

Quest'anno ci riporta con i piedi per terra, noi credevamo di essere sani in un mondo malato, solo arroganti e presuntuosi.

Noi eravamo e siamo fragili creature che non bastano a se stesse, ognuno di noi ha bisogno degli altri.

Nel 2021 un po' più di umiltà non guasterà, non sarà inutile e questa potrebbe portare a più solidarietà, in questo tempo, ognuno, nessuno escluso, ha una responsabilità maggiore nei confronti degli altri, responsabilità che parte dall'osservanza delle regole, dal pensare che la salute di tutti è importante e ha un costo e che non ci si può indebitare senza correre dei rischi.

Oggi non si può non pensare a chi ha perso qualche famigliare, nella nostra comunità c'è chi ha per entrambi i genitori. Il dolore dovrebbe portarci a più umanità e invece come dice il Papa, qualche volta porta più egoismi e più chiusura, ecco che nascono nuove forme di nazionalismo, di razzismo e di exnofobia;

Queste malattie si nascondono dietro il patriottismo che di per se il patriottismo non è insano, è segno di attaccamento al proprio paese e alle sue tradizioni.

Senza un sano patriottismo stato e democrazia non possono funzionare decentemente.

Negativo è il sovranismo che chiude gli occhi su quanto è avvenuto nel secolo scorso, che aspira ad una autosufficienza nazionale,  impossibile oggi, oggi non ci può essere autarchia, non ci salviamo da soli.

Ecco perché come dice il Papa dobbiamo prenderci cura gli uni degli altri e del creato, per costruire una società fondata sui rapporti di fratellanza.

Cultura della cura, per debellare la cultura dell'indifferenza, dello scarto e dello scontro, oggi spesso prevalente.

La cura è promozione della dignità e dei diritti della persona, quello dei diritti della persona è un concetto nato e maturato nel cristianesimo.

Ancora una volta si deve ribadire che nessuno si salva da solo, non possiamo annullare la vita sociale, i mali dell'egoismo si curano con la medicina della solidarietà.

La solidarietà esprime l'amore per l'altro e tutti dobbiamo impegnarci a perseguire il bene di tutti che è il bene comune.

La solidarietà ci aiuta a vedere l'altro sia come persona e sia come popolo o nazione.

Il bene comune prevede anche il rispetto del creato, quando la natura la si rispetta tutto torna come prima.

Ancora una volta si deve affermare che il rispetto per le persone e per il creato si impara e quindi diventa importante l'educazione, maestra è la famiglia e la scuola.

Auguri di Buon Anno

 


don Luigi Caimi


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