Carissimi il Natale ormai imminente è segnato da tanti interrogativi e inquietudini...

Domenica, 13 Dicembre 2020

Carissimi 

il Natale ormai imminente è segnato da tanti interrogativi e inquietudini. Fa parte del modo di dire che il Natale ci fa più buoni e quindi più attenti ai problemi degli altri, soprattutto dei poveri. In tempo di pandemia come in tempo di guerra sono tanti quelli che arricchiscono, ma sono tanti anche quelli che impoveriscono. Il bello del Natale è l'innocenza di un bambino che nasce, un Dio che si fa bambino, povero fra i poveri, era questo il campo dei pastori a Betlemme, sono queste le scene della natività che i nostri presepi ci rappresentano. La nascita di Gesù è l'irruzione di un bambino che cambia veramente il corso della storia e che nonostante tutto continua a parlarci con il linguaggio della speranza e della fiducia. Nel Natale noi avvertiamo sempre una grande gioia interiore e comprendiamo che questa non è legata solo al consumo. La gioia è provocata da questo bambino che è come tutti i bambini semplicità e innocenza, Gesù è esattamente quel bambino che è in casa tua, tuo figlio , tuo nipote, o quel bambino che abita nel tuo palazzo o nel tuo quartiere, i bambini sono davvero tenerezza. L'arrivo del Natale quest'anno ci fa riflettere profondamente sul valore della vita, sull'importanza che essa ha, sullo stupirci dell'esistenza, sul dolore della morte, quest'anno sentiamo che non possiamo restare indifferenti verso questa energia così potente che è la vita. Il Natale mette in moto sentimenti di umanità, di benevolenza, di mitezza, di misericordia, che sono i contenuti e i richiami dell'Enciclica "Fratelli tutti" di Papa Francesco. Speriamo che questi sentimenti siano contagiosi. Per lasciarsi toccare da questi sentimenti che il presepe trasmette vi invito carissimi novesi a costruire in ogni casa il presepe, l'albero di Natale e a visitare anche quelli che sono nelle chiese della nostra città perché la nostra religiosità si alimenti anche di segni semplici che sono i segni propri del Natale di Gesù. Da ultimo vorrei raccomandare a me e a voi di essere capaci di non perdere la voglia di sognare, che significa guardare al futuro con speranza.


don Luigi Caimi


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