Carissimi - settimana scorsa sono rimasto colpito dal Concistoro fatto da Papa Francesco...
Carissimi
settimana scorsa sono rimasto colpito dal Concistoro fatto da Papa Francesco con la creazione di nuovi Cardinali. Papa Francesco ha parlato del cardinalato non come un onore, come qualcosa che ti mette sul piedistallo, non tanto come principi della Chiesa, ma ha chiesto loro di stare attenti a non andare "fuori strada". La preoccupazione del Papa è che noi possiamo stare coi piedi e col corpo con il Signore Gesù, ma il nostro cuore può essere lontano e quindi, appunto portarci fuori strada. Il rosso porpora dell'abito cardinalizio che è il colore del sangue, può diventare, per lo spirito mondano, quello di una eminente distinzione e quindi non essere più un pastore che sta vicino al suo popolo ma essere soltanto "l'eminenza". Solo un legame profondo con il Signore ci può e può salvare i cardinali da questo pericolo, se stai con Gesù anche davanti agli onori non ci sono sbandamenti, non c'è il rischio di perderti perché se guardi Gesù vedi solo la sua incarnazione, cioè il suo stare con gli uomini e poi la croce cioè la passione e la risurrezione di Gesù. Ma quello che mi ha colpito di più non sono state solo queste parole, ma è il gesto di squisita cortesia e di fraternità che ancora una volta dice che di fronte ai tentativi politici di dividere la Chiesa e di mettere un Papa contro l'altro, ecco che Francesco ogni volta che c'è un concistoro porta i nuovi cardinali davanti a Benedetto XVI e tra i due, come ci dicono le fotografie, c'è una relazione e una stima profonda che è fatta di verità e di Vangelo. La Chiesa è questa comunione, malgrado le presunte contradizioni immaginate da qualcuno che asseconda così il divisore, e colui che divide si chiama demonio. In questo tempo di pandemia, mentre ci prepariamo a ricevere il dono di colui che viene a morire per noi, assistiamo a questi segni di speranza. Questa Chiesa che vive tante contradizioni , che vive le sue difficoltà, che è fatta di uomini peccatori, è comunque una Chiesa che anche nelle gerarchie è capace di vedere che il rosso porpora è il colore del sangue e non un sigillo di potere. L'Avvento è il tempo in cui siamo chiamati a risvegliarci in questo mondo che ha bisogno di speranza, di umanità, di eternità, di comunione. Permettetemelo: che bello vedere due Papi che si guardano negli occhi e sorridono!