Carissimi Siamo alla terza domenica del ritorno all'Eucaristia celebrata ogni giorno e siamo tornati anche...

Venerdì, 05 Giugno 2020

Carissimi 

Siamo alla terza domenica del ritorno all'Eucaristia celebrata ogni giorno e siamo tornati anche, finalmente, alla celebrazione di funerali dignitosi dove il ricordo, la memoria del defunto e la consolazione dei famigliari  trovano giusta collocazione. Nelle nostre chiese sono rispettati i distanziamenti, sono disponibili i disinfettanti per le mani agli ingressi, sono presenti all'ingresso incaricati che accompagnano le persone e tutto avviene con ordine, grazie all'educazione della nostra gente. Nonostante le difficoltà nessuna protesta  ma  grande attenzione al mistero che si celebra e quindi non solo grande educazione ma anche grande fede. Come parroco ho una preoccupazione,     sono chiusi gli oratori, nessuno può entrare ne ragazzi e adulti, anche la scuola è rigorosamente chiusa da mesi  con un vanto quello dell'insegnamento online, neanche le società sportive possono custodire i nostri ragazzi, io con un po' di coraggio, ma con quella sensibilità educativa semplice e concreta, che mi ha portato a diventare sacerdote proprio innamorato dell'oratorio,  vorrei tirare un sasso nello stagno e dire tutto il mio sconcertato di fronte al problema educativo . Mi riferisco a gruppi di ragazzi pre-adolescenti e adolescenti che vengono da paesi vicini e accanto ai nostri hanno atteggiamenti volgari, irriguardosi e di sfida soprattutto verso persone per bene che hanno il solo fastidio di passare davanti a loro. Questo fa capire che l'educare non è solo fare imparare a leggere, a scrivere e a far di conto è molto di più e questo presume voglia, apertura, coraggio di prendere iniziative educative. Io rimango sbalordito! In tutto il monte degli aiuti che le autorità stanno dando in questo tempo di covid sono assenti i ragazzi, chi si interessa alla loro educazione? chi si prenderà cura di loro se come spero i loro genitori andranno al lavoro? sento dire che addirittura non si sa se la scuola riprenderà a settembre, ma è mai possibile?  Gli altri paesi dell'Europa sono marziani? Stiamo attenti a costruire una generazione senza il senso del dovere, senza carità, senza pietà. Sono contento che i nostri oratori si stanno attrezzando secondo le possibilità che le leggi danno, perché una cosa è certa quest'anno non si potrà fare l'oratorio aperto a tutti, si dovrà fare qualcosa di diverso, ma è comunque importante il non essere assenti. Questi ragazzi che non hanno compiti, non hanno i genitori a casa, non sono motivati per lo studio, diventano un problema di ordine pubblico. Come si risponde? si risponde con una vigilanza attenta sul territorio, l'attenzione alle regole e soprattutto si risponde motivando. E' sconcertante la paralisi delle scuole e di ogni ambiente educativo. Sarebbe sconcertante anche la paralisi di organi competenti alla motivazione, alla cura del decoro e della buona educazione nelle nostre città.  Un giornalista Ernesto Galli della Loggia  parlando della scuola dice che (ed è un'accusa grave) : c'è una massa di persone che viene tenuta insieme solo da richieste retributive o di cogestione, le rivendicazioni più importanti sono sempre quelle riguardanti ormai da decenni all'immissione in ruolo dei precari e quindi a questioni meramente retributive.

I ragazzi hanno bisogno di una scuola, di una famiglia, di società sportive, di una chiesa che educa. Certo non si parte da zero nella cura dell'educazione dei minori si parte anche da persone che hanno grande passione e sono presenti nella scuola, negli oratori, nelle Società sportive. Ma è proprio questo bene e questo positivo che deve emergere assolutamente.

 


don Luigi Caimi


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