Carissimi Questa domenica noi ricordiamo la Pentecoste...
Carissimi
Questa domenica noi ricordiamo la Pentecoste, una delle grandi feste cristiane, la ricordiamo perché lì si realizza la promessa di Gesù: "Non vi lascio soli, manderò a voi lo spirito consolatore". E' proprio questo spirito consolatore che dà la forza agli apostoli, ai discepoli, ai cristiani di ogni tempo di essere chiesa capace di annunciare il Vangelo, con coraggio in ogni tempo e in ogni situazione anche oggi. Certo si dice che anche oggi la chiesa ha bisogno di una nuova Pentecoste, questo è evidente perché la chiesa ha sempre bisogno di essere riformata, di essere rinnovata, certo non con riforme mondane ma con riforme che vanno al cuore del problema cioè l'annuncio di Gesù agli uomini e le donne di oggi. La Pentecoste ci dona lo Spirito Santo, noi sappiamo che è la terza persona della Santissima Trinità, ma facciamo fatica a capire che è all'origine della creazione , che ha parlato per mezzo dei profeti, che è proprio grazie allo Spirito Santo che Maria diventa la madre di Gesù. E' lo Spirito Santo che discende su Gesù quanto viene battezzato al Giordano, ed è sempre lo stesso Spirito che ha liberato i discepoli da una paura paralizzante. Certo nessuno ha mai visto lo Spirito Santo ma il credente lo percepisce proprio attraverso la storia della chiesa. La Bibbia lo descrive con immagini forti: è potente e rinnovatore come il fuoco e mite come una colomba, sconquassa come una tempesta e lieve come una brezza leggera. E' lo Spirito Santo che attraverso i suoi frutti arricchisce la chiesa e i frutti sono: amore, gioia, pace, magnanimità, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé. Noi anche oggi sentiamo l'azione dello Spirito Santo perché altrimenti anche noi saremmo paralizzati dalla paura proprio come i primi apostoli invece se troviamo la gioia, il coraggio, la capacità di parlare lingue diverse che diventano ricchezza e non confusione è proprio grazie allo Spirito. San Paolo parla dei doni dello Spirito Santo quando dice: "A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito, per il bene comune". I doni dello Spirito noi li conosciamo e sono: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà e timore di Dio. Certo noi sappiamo, ed è anche questo che ci fa far festa, che nella Pentecoste nasce la chiesa, questo termine significa "assemblea convocata dal Signore". Gesù è il nostro Signore, noi siamo la sua squadra, una squadra internazionale, proveniente da tutti i paesi, con ogni colore della pelle, di tutte le lingue del mondo. Non importa da dove veniamo: il Signore ci ha chiamati ad essere la sua chiesa e a prenderci cura del mondo. Ognuno di noi deve sentirsi dentro in questa grande famiglia dove nessuno è forestiero ma tra noi ci chiamiamo fratelli e sorelle. Perché il gruppo funzioni, nella squadra ci vogliono incarichi particolari che noi chiamiamo vocazioni, nella chiesa c'è il Papa , il Vescovo, il Prete, il Diacono, la Suora, ci sei però anche tu semplice credente che col tuo impegno e la tua partecipazione permetti a noi di essere una squadra che cerca di rendere presente il Signore e di stare accanto all'uomo in tutte le sue fragilità .
Sia Pentecoste anche per noi: "Abbiamo bisogno di una nuova effusione dello Spirito, dalle finestre della nostra chiesa non manchi mai di entrare aria nuova"