Carissimi Il 18 maggio 2020 ricorreva l'anniversario della nascita di Don Rainaldo Grassi...
Carissimi
Il 18 maggio 2020 ricorreva l'anniversario della nascita di Don Rainaldo Grassi che è stato parroco nella nostra parrocchia dal 1963 al 1998 e poi rimase a Nova fino al 2002. Don Rainaldo nasce a Concorezzo entra in seminario ancora bambino e viene ordinato sacerdote nel 1943. Da subito destinato a Maggianico e poi a Novate Milanese. Arriva a Nova nel 1963 e inizia qui una sua stagione di forte e laboriosa presenza. Nova a quel tempo aveva circa 8000 abitanti ma ormai iniziava, in questi paesi attorno a Milano, quel fenomeno complesso e entusiasmante che è stata la migrazione interna alla nostra Italia. Complesso perché ha chiesto tanto sia a chi c'era sia e soprattutto a chi veniva da fuori, entusiasmante perché ha cambiato i nostri paesi e ha chiesto una vitalità nuova. A quel tempo Nova era una sola parrocchia e aveva una sola chiesa, da lì si comincia a pensare che per la chiesa non esistono periferie , nascono così le parrocchie di S. Giuseppe e della Beata Vergine Assunta, parrocchie complete chiesa, oratorio, casa del sacerdote e campi da gioco, forse è stato questo che in tutta la cintura di Milano la chiesa ha fatto sì che ogni persona potesse ritrovare identità e amicizia attorno a un campanile. Erano tempi eccezionali si stava aprendo il Concilio Vaticano II e quindi con entusiasmo la chiesa come diceva Papa Giovanni apriva le finestre perché entrasse aria nuova, quest'aria nuova era un rinnovamento pastorale e un nuovo modo di essere tra la gente. Questa nuova modalità a Nova si è vista con la costruzione del Centro Parrocchiale che doveva essere luogo per i giovani, per le famiglie, per le Associazioni. In una chiesa ricca di tradizioni com'era quella di Nova ecco che questi tempi nuovi chiedevano attenzioni nuove, ma con la capacità di far sentire sempre la parrocchia famiglia delle famiglie e quindi ognuno doveva sentirsi a casa sua. Mi pare di capire, da molte parole che voi novesi mi avete detto, che Don Rainaldo ci teneva molto che ognuno frequentasse la propria parrocchia e quindi ci teneva alla sua chiesa, alle celebrazioni e alla conoscenza personale di ognuno. Lui ripeteva spesso due parole: "pregate" e "fate".
Pregate perché solo così si ottengono grazie dal Signore e certamente Don Rainaldo in questo fu sacerdote esemplare così come nella vicinanza agli ammalati.
Fate, perché non voleva una parrocchia dormiente ma attiva, non si è mai risparmiato da questo punto di vista e la sua casa era aperta a tutti. Mi pare di capire anche che questa apertura della casa a tutti era dovuta anche al fatto che lui aveva in casa la sorella Teresina, anche lei indimenticata da molte persone di Nova.
Vorrei concludere ricordando quanto scriveva il Cardinale Martini di Lui:
"Il Signore nel suo disegno d'amore infinito l'ha chiamato a se dopo una lunga e operosa vita sacerdotale, vogliamo rendere grazie a Dio per i tanti doni elargiti alla nostra chiesa attraverso il ministero di Don Rainaldo mentre gli attestiamo sentimenti di profonda riconoscenza. Quando nel 1998 a rimesso il suo mandato di parroco, ha scelto di risiedere in quella che considerava la sua famiglia che tanto amava (Cardinale Martini)"
Ora Don Rainaldo riposa nel nostro cimitero là nella cappella dove ci sono le tombe dei preti.
A lui e per Lui il nostro ricordo e la nostra riconoscenza.
Nel 2012 proprio per riconoscenza le abbiamo intitolato la struttura del Centro Parrocchiale fortemente da Lui voluta che oggi si chiama "Centro parrocchiale Don Grassi".